Nel cuore dell'Italia, l'Abruzzo!
L‘Abruzzo si trova nel centro Italia e ha una popolazione di 1.333.939 abitanti.
La regione ha un territorio principalmente montuoso (66%) e collinare (34%). Il territorio pianeggiante è ridotto e si trova sulle coste.
L'Abruzzo confina a Nord con le Marche, a Sud-Ovest con il Lazio e a Sud con il Molise. A Est invece è bagnato dal Mar Adriatico.
I fiumi che attraversano la regione, scendono verso il mare quasi paralleli tra loro. Tra questi ricordiamo il Vomano, il Tronto, il Pescara, il Sangro e il Trigno.
L'agricoltura è piuttosto diffusa. L’Abruzzo si trova al primo posto nella produzione nazionale di fichi, carote, patate, uva da tavola (uva regina). Nelle conche, alle colture tradizionali del grano e delle patate si sono aggiunte, quelle della barbabietola e del tabacco. E’ buona la produzione di frutta e ortaggi. Prodotti tipici dell'Abruzzo sono lo zafferano (nella conca aquilana) e la liquirizia (zona di Atri).
L'Abruzzo possiede ancora un buon patrimonio di ovini, che però va diminuendo. È quasi scomparsa la transumanza, il trasferimento delle greggi dai pascoli regionali a quelli del Tavoliere di Puglia o dell'Agro Romano dove passano l'inverno. Oggi, per quanto è possibile, si preferisce l'allevamento stanziale, ossia negli ovili.
Contrariamente alle altre regioni adriatiche e nonostante lo sviluppo della costa, la pesca non è una risorsa economica di rilievo per la Regione.
L'economia abruzzese gode di ottimi introiti anche da parte del settore turistico e non solo grazie alle località balneari, ma anche per le numerose città d'arte e per le meraviglie naturali offerte dai Parchi Nazionali come quello del Gran sasso, il Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e il Parco Nazionale della Majella.
L'Abruzzo è suddiviso in 4 province: L’Aquila, il capoluogo della regione, Teramo, Chieti e Pescara.
L'Abruzzo è suddiviso in 4 province: L’Aquila, il capoluogo della regione, Teramo, Chieti e Pescara.
Il territorio abruzzese degrada da Ovest verso Est, passando dai massicci Appenninici, della Marsica e della Majella.
Tra conche e altipiani, l'ampia porzione montuosa abruzzese ospita anche l'importante complesso del Gran Sasso, il massiccio più alto dell'intera catena appenninica.
Questa terra, dalla costa ai monti, è ricca di arte e monumenti.
Un enorme patrimonio è rappresentato dai castelli che si trovano numerosi e di tante varietà su tutto il territorio abruzzese. Chiese medievali nel mezzo di altipiani solitari, eremi nascosti negli anfratti delle montagne, imponenti abbazie e castelli sono la testimonianza visibile di molti secoli di storia. Importante vedere il famoso Guerriero di Capestrano, residente nel Museo Archeologico Nazionale Villa Frigerj.
Arti e mestieri tradizionali sono ancora praticati nella zona interne della regione, dove gli oggetti possono essere acquistati a prezzi molto ragionevoli.
La ricchezza dell’ Abruzzo in termini di storia e di fede significa che l'anno è pieno delle tradizionali feste religiose e festival. Tutte le città e i villaggi hanno la loro 'festa', dove tutti possono partecipare alle bellissime celebrazioni.
Una tra le più famose della regione si svolge a Cocullo, il primo Giovedi di maggio. Festa religiosa e un po’ pagana. Qui, durante la processione di San Domenico, patrono dei morsi di serpente, le persone portano in sfilata i rettili vivi.
Bellissima e toccante anche la processione della Madonna che scappa. Dopo la celebrazione mattutina della Messa ufficiata dal Vescovo di Sulmona, la processione dei Confratelli lauretani, con la statua del Cristo Risorto e quella dei SS. Apostoli Pietro e Giovanni si reca in Piazza Garibaldi per la fase culminante della Sacra rappresentazione. Fermo il Cristo ai tre archi, le Statue degli Apostoli si recano nella Chiesa di S. Filippo per recare alla Vergine Maria l’annuncio della Resurrezione del Figlio.
Dopo alcuni indugi dovuti a incredulità, la statua della Madonna esce e, una volta avvistato in lontananza il Cristo Risorto, parte di corsa per abbracciarlo perdendo il manto nero del lutto e mostrandosi in veste verde primaverili nel segno della vita che rinasce.
Commenti
Posta un commento